Kronos e Kairos
CLIENTE
Electa Mondadori per il Parco Archeologico del Colosseo
DATA
Luglio 2019
IL BRIEF
Concepire l’Identità della mostra di arte visiva Kronos e Kairos, curata da Lorenzo Benedetti. Il progetto ha incluso la creazione del logotipo e la definizione del linguaggio visivo e verbale, con il wayfinding all’interno del parco, applicato anche come sistema di didascalie e comunicazione lungo il percorso. Abbiamo inoltre prodotto la comunicazione istituzionale della mostra, l’ideazione e declinazione della campagna adv on e offline; oltre allo sviluppo del concept, del progetto di stampa, il timone e la gabbia del catalogo delle opere.
LA SOLUZIONE
Per questo progetto è stata concepita una Brand Design Strategy a 360° la cui governance è stata applicata nelle aree del Corporate Design, Editorial Design, Space Design, Campaign Design, Service Design. Cifra del sistema d’identità è l’unione fra due concetti di tempo diversi, sintesi dell’interazione fra storico e contemporaneo che ha caratterizzato il progetto espositivo a livello tematico coerentemente con la scelta del luogo e degli artisti. Utilizzando come segno fortemente distintivo il colore oro.
“La mostra “Kronos e Kairos” interviene con opere di arte contemporanea in luoghi il cui il tempo è rinchiuso in un forte dialogo con il passato. Un luogo che ha una sua costante iterazione con una serie di diverse dimensioni temporali riferibili al passato. Un altro periodo storico che il visitatore cerca di individuare. L’esposizione non vuole confrontare l’arte contemporanea con un luogo del passato, ma vuole individuare uno spazio non contestualizzato da una dimensione cronologica lineare, da un Kronos, e cercare di immergersi dentro un tempo che non diventa una cornice o un contesto neutrale in cui inserire le opere. In questo modo ci troviamo di fronte a un’antitesi dello spazio bianco.”
Lorenzo Benedetti
Nella prima fase del progetto abbiamo effettuato esplorazioni creative diversificate per estetica, modalità espressiva e semiotica per riflettere insieme alla committenza su valori, obiettivi, posizionamento, target della mostra. Attraverso un processo guidato dalla Brand Strategy volto a superare i problemi di traduzione, di lettura e comprensione in diverse lingue, di distintività all’interno del Parco Archeologico del Colosseo e in armonia con il contesto, abbiamo definito il logotipo, ottimizzandolo attraverso il ridisegno di due font molto diverse, unite simbolicamente dalle O delle parole Kronos e Kairos. Da questo è stato sviluppato un linguaggio coerente e dinamico per rispondere alla complessità espressiva del progetto.
La campagna di comunicazione crossmediale è stata sviluppata sfruttando la grande dinamicità degli elementi compositivi quali il logotipo con composizione variabile a seconda dei vettori, il giallo e l’oro sfruttati diversamente on-line e offline, e le immagini fotografiche delle opere allestite nel parco.
La mappa localizzata per ogni opera, le didascalie, le informazioni biografiche sugli artisti in doppia lingua e i presidi visivi sono stati messi in relazione secondo una logica di wayfinding organico e service design. Gli elementi generati hanno accompagnato il visitatore passo a passo nel percorso espositivo assumendo carattere di micro-architetture modulari di dimensioni diverse. Le strutture autoportanti sono state progettate e disegnate per ospitare i contenuti in maniera permanente o semipermanente, ma anche per poter essere nuovamente impiegate in allestimenti futuri grazie al sistema di fissaggio che prevede diversificazione dei pannelli, con un ancoraggio e livellamento a pavimento a seconda delle necessità.
Il catalogo è l’elemento che restituisce tutti gli aspetti concettuali ed espositivi in oggetto. Per aderenza al tema la copertina è stampata d’oro cangiante, rendendo in continua evoluzione l’esperienza percettiva. I concetti di tempo di Kronos e Kairos, così come il dualismo che ne deriva sono stati sottolineati, differenziati, legati dall’uso dell’oro e del giallo, dalle due font, come dall’impiego di carte diverse.
