Associazione Teatri Italiani di Tradizione
Luglio 2019
IL BRIEF
Disegnare la nuova identità per l’Associazione Teatri Italiani di Tradizione – ATIT.
L’associazione unisce i teatri definiti dalla normativa nazionale “di tradizione”, quelli cioè che producono e divulgano l’Opera Lirica a cui si affiancano spettacoli multidisciplinari, musica, prosa, concerti. Sono luoghi molto radicati nei territori, virtuosi in quanto i propri introiti contribuiscono con una percentuale importante a coprirne il bilancio. Sono una fucina di maestranze, luoghi di formazione permanente, strumenti culturali e sociali.
LA SOLUZIONE
Il documento strategico ha delineato come pilastri valoriali della nuova Brand Identity la relazione con la propria comunità territoriale e il posizionamento istituzionale di ATIT che unisce teatri molto diversi fra loro. L’identità visiva è stata pensata quindi per applicazioni molto diverse: dall’affiancamento istituzionale capace di rafforzare, supportare, migliorare la relazione fra i teatri fino alla divulgazione dell’esistenza stessa dell’associazione attraverso tutti i vettori esistenti (stationary, pubblicazioni, campagne, merchandising, immagini, statiche o in movimento, promozionali del teatro o della sua stagione, comunicazione online).
La nuova identità visiva di ATIT nasce dall’idea di teatro come luogo aperto, palcoscenico accogliente di incontro, scoperta e di raccoglimento, come un luogo di condivisione sociale, una piazza al chiuso, con un’architettura comune seppur unica per ogni singolo teatro. Carmi e Ubertis ha identificato come necessità primaria l’affermazione dell’esistenza di ATIT e la divulgazione della sua natura, dove in alcuni casi è l’associazione a supportare il teatro e in altri viceversa uno o più teatri supportano. Per questo il logo è stato concepito in forma estesa e in forma contratta. La prima vede le iniziali ATIT al centro di un segno iscritto in un quadrato, mentre la seconda contiene le parole Associazione Teatri Italiani di Tradizione. Le due versioni sono state costruite come due espressioni di un unico logo, quindi si iscrivono nello stesso quadrato, seguono la stessa composizione geometrica, le stesse geometrie, la stessa font.
Stationary e merchandising dimostrano il potenziale espressivo di questa brand in termini di linguaggio applicato. Il logo infatti contiene al suo interno un segno grafico generato da base quadrata che può essere facilmente declinato in format “responsive”, in elemento grafico autonomo, in segno differenziante i contenuti, anche in altre proporzioni mantiene la propria riconoscibilità.
Il linguaggio, ad esempio applicato sul calendario, diventa elemento di unione fra i vari teatri, restituendo un format uniformante e armonizzante. Ben si presta infatti a ospitare al suo interno contenuti diversi quali testi e fotografia. Con la capacità di accogliere immagini dal registro classico come fortemente contemporanee, singolo o composite, dove le geometria del segno governa la composizione.
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